Cambiare la percezione della migrazione nei territori italiani riformulando le narrazioni nel dibattito pubblico è una condizione cruciale per riportare le questioni della coesione sociale e dell’inclusione al centro del dibattito e, di conseguenza, facilitare il processo di integrazione dei giovani migranti.

In Italia, il dibattito sulla migrazione è caratterizzato da una forte polarizzazione e dalla diffusione di una mentalità migrante, che rappresenta una minaccia ai valori democratici. Per contrastare una percezione della migrazione dominata dalla paura e riportare i temi dell’inclusione e della diversità al centro del dibattito e dell’agenda politica, riteniamo fondamentale abbandonare l’approccio delle contro-narrazioni, che troppo spesso guidano il dibattito progressista e hanno l’effetto indesiderato di rafforzare quelle narrazioni divisive che vogliamo contrastare. La sfida è provare a sostituire i frame divisivi e riuscire a generare un nuovo modo di pensare applicando un approccio di reframing.

In questo quadro, la proposta di creare una Comunità di pratiche (prima) e un Coalion (poi) per cambiare la narrativa è in linea non solo con la strategia di EPIM e Never Alone, ma anche con un’esigenza espressa a livello europeo Anche a livello istituzionale, poiché la ricerca di strategie e buone pratiche per cambiare la narrativa sulla migrazione sta diventando un crescente focus di studio. Questa esigenza è espressa ad esempio con il progetto E-mindful, recentemente lanciato dall’OSCE https://www.osce.org/emindful). Sia la Comunità di pratiche sul cambiamento della narrativa sulla migrazione (CoP-NM) che il Coalion cercheranno collegamenti con queste iniziative europee, attraverso il coinvolgimento di attori italiani attivi sia a livello nazionale che europeo, istituzioni e organismi della società civile.